Goggiano – Brunot – Grignolino d’Asti Doc

Nel calice, il Brunot 2015 si offre già di un chiaro color aranciato nel quale gli ultimi riflessi granato ne denotano un’evoluzione ancora non eccessivamente avanzata.

È stato, però, dopo aver portato il bicchiere al naso che questo Grignolino d’Asti Doc è riuscito a guadagnarsi pienamente il mio rispetto e la mia ammirazione: il suo panorama olfattivo – ben lontano dall’essere stanco o, peggio ancora, calante – esprimeva il meglio del vitigno, del territorio e degli anni trascorsi, regalando sensazioni di confettura di lamponi alle quali si affiancavano, in un continuo rinnovarsi di emozioni, note di rosa appassita, pepe verde, confetto e scorza di arancia amara mentre gradevoli sentori di polvere di caffè sembravano abbracciarne con delicatezza l’intero bouquet. In bocca, si è rivelato ampio, avvolgente, elegante, con tannini di grande piacevolezza e con una sensazione di calore perfettamente integrata nell’insieme della struttura. Un vino complesso, equilibrato e armonico che dovrebbe essere degustato da tutti coloro i quali guardano con diffidenza al Grignolino, un grande protagonista del passato, del presente e, lo spero di cuore, del futuro del Piemonte del vino.

Degustazione del 22 novembre 2017; bottiglia appartenente al lotto L.GA15

Goggiano & C.

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