Il vino del sabato: Un Friulano di confine: lo Scriò di Tenuta Stella
Il vino è un composto di umore e luce
Galileo Galilei (1564 – 1642)
So di non sapere. Poche parole che hanno segnato la storia, il pensiero e l’eredità intellettuale di uno dei più importanti pensatori della storia dell’Umanità: Socrate. Nulla quindi a che vedere con me che mi accingo a scrivere solo queste righe con il modesto obiettivo di narrare di vino, figlio, però, anch’esso della storia dell’Umanità. Una cosa però mi accomuna – beh forse esagero… – col grande ateniese: più mi inoltro nel mondo del vino e più mi accorgo della sua sconcertante vastità e diversità. Diverse le uve e territori, diverse le tecniche e i vini stessi, diverse – ma sempre affascinanti – le storie degli uomini che si impegnano a produrlo.
Uno spaccato di umanità, ciascuno con la propria storia, le proprie difficoltà e la propria visione del vino. Piccoli vignaioli figli d’arte che mantengono viva l’attività di famiglia, giovani che recuperano vecchi terreni agricoli dismessi spinti da un ritrovato amore per la terra e dalla crisi di un sistema economico ormai consunto dalle proprie contraddizioni, oppure figli di famiglie benestanti che mossi, spesso, da sincero entusiasmo, decidono di lasciare la sicurezza dell’attività di famiglia per lanciarsi in un’attività nuova e realmente loro. E poi…e poi talvolta una storia diversa.
Ad esempio, quella di un industriale che, ancora al timone della propria impresa ma con i due figli ben inseriti in ruoli chiave, decide che sia giunto per lui il momento di mettere a frutto la propria esperienza per dare forma e concretezza ad una sua grande passione: i vini del Collio. Questa è, più che in breve, la storia del Cav. Sergio Stevanato che, acquistati alcuni vigneti a Dolegna del Collio, fonda la Società Agricola Tenuta Stella che inizia la propria produzione con la vendemmia sperimentale 2010.
Fin dalla sua fondazione, gli obiettivi della Proprietà sono stati chiari: rappresentare il territorio mediante i suoi vitigni a bacca bianca più tradizionali, con prodotti di qualità che soddisfino la passione del Cavaliere per i vini di queste colline, incontrino il gusto del mercato nel rispetto delle caratteristiche dei vitigni e del terroir e producano reddito; non un giocattolo, dunque, ma un investimento capace di coniugare passione, qualità e sviluppo del territorio.
Il Collio friulano e Tenuta Stella
Nel panorama delle aree vitivinicole italiane maggiormente vocate alla produzione di vini bianchi, il Collio goriziano occupa, ormai da decenni, un posto di assoluto prestigio. Queste colline danno vita, infatti, a grandi vini ottenuti sia da vitigni internazionali – ad esempio da Sauvignon blanc o Chardonnay – sia da vitigni autoctoni o tradizionali, quali la Ribolla gialla, la Malvasia istriana e, naturalmente, il Friulano. I vigneti, posti a quote mediamente comprese fra i 60 e i 270 metri sul livello del mare, beneficiano di caratteristiche pedologiche in grado di garantire loro finezza, freschezza ed eleganza.
I suoli, per lo meno nelle porzioni maggiormente vocate, sono costituiti da zone a prevalenza marnosa, che si alternano a zone con dominanza di arenarie oltre, ovviamente, a tutte le differenti situazioni di transizione. Si tratta di rocce di origine marina eocenica e paleocenica, localmente denominate ponche, facilmente erodibili dagli agenti atmosferici, che tendono così ad evolvere rapidamente verso suoli caratterizzati da una granulometria piuttosto fine, ideali per una viticoltura di qualità.
Questa zona, da un punto di vista climatico, si giova della contemporanea vicinanza delle Prealpi Giulie e del Mare Adriatico: le prime fungono da riparo contro i freddi venti settentrionali mentre il secondo, distante mediamente circa 20km, ne mitiga ulteriormente il clima. Le temperature medie estive si attestano, pertanto, su valori di circa 21,5 – 22,5°C mentre le medie invernali, ampiamente positive, si mantengono intorno i 4°C. Le precipitazioni medie annue assommano a circa 1350-1400 mm, con un massimo principale in ottobre-novembre e uno secondario in giugno.
Tenuta Stella, sita a pochissimi metri dal confine sloveno, è una piccola Azienda Agricola che arriva a produrre annualmente più di 20.000 bottiglie, in gran parte da uve bianche tradizionali: Friulano, Ribolla gialla e Malvasia istriana. La produzione comprende sia vini fermi sia spumanti esclusivamente Metodo Classico. I vigneti sono coltivati a guyot su terrazze ad un altitudine compresa fra i 220 e i 270m s.l.m. con rese di non più di 40 quintali per ettaro, senza l’impiego di pesticidi o concimi chimici; Tenuta Stella è, attualmente, in fase di conversione alla vitivinicoltura biologica.
Il Friulano:
Molto è stato scritto sulla querelle internazionale che ha visto contrapporsi Italia e Ungheria sull’utilizzo del termine Tocai in tutte le sue diverse declinazioni ampelografiche, enologiche e ortografiche. La conclusione di questa lunga battaglia commerciale ha visto il prevalere delle ragioni ungheresi e, pertanto, l’obbligo per l’Italia di abbandonare l’uso del temine Tocai a favore del sicuramente più anonimo – anche se geograficamente ben identificabile – Friulano; l’ultima vendemmia di Tocai in Friuli è stata, pertanto, quella del 2008.
Trovo assai interessante spendere qualche righe per ricostruire la storia di questo vitigno che così fortemente ha identificato la produzione di questa porzione di Italia nord orientale. È ormai accertato, le prime prove scientifiche a riguardo risalgono all’ormai lontano 1992, che il Friulano sia in realtà da ritenersi sinonimo di Sauvignonasse, un vitigno proveniente dalla Gironda, una regione della Francia sud occidentale nei pressi di Bordeaux, dove, attualmente, è stato sostanzialmente abbandonato.
Nonostante una certa somiglianza di questo nome col nome Sauvignon blanc, recenti analisi biomolecolari dimostrano l’assoluta mancanza di legami fra queste due varietà. Questo vitigno è stato segnalato per la prima volta in Friuli col nome di Tokai nel 1825 dall’Acerbi e la sua presenza venne poi confermata dal Di Rovasenda nel 1877; la più recente grafia Tocai compare solo nel 1930.
Il profilo gusto-olfattivo di questo vitigno appare essere fortemente influenzato dalla pendenza dei vigneti: con acclività superiori al 15%, infatti, i vini da esso ottenuti risultano essere maggiormente fruttati (principalmente sentori di pera e mela), meno acidi, più ampi e con una chiusa più marcatamente ammandorlata, rispetto a quelli derivanti da vigneti a minor pendenza, che si caratterizzano per la spiccata presenza di sentori floreali e agrumati.
Scriò – Tenuta Stella – Friulano Collio Doc 2012 – L. 08/13F
Questo vino, ottenuto da uve Friulano in purezza fermentato e affinato esclusivamente in acciaio, si presenta nel bicchiere di un cristallino color giallo dorato di grande fascino e luminosità. Il naso dello Scriò si concede, come si confà alle vere prime donne, poco alla volta, liberando via via gradevoli note agrumate di pompelmo giallo e albicocca ancora acerba; il trascorrere dei minuti – valido aiuto per ogni paziente degustatore – ci regala sentori di profumi di ginestra ed erba fresca unitamente a intriganti note di pietra focaia e miele di zagara. In bocca è sostenuto da una tagliente acidità che viene vestita da un ottimo corpo e da una piena rotondità; la persistenza è più che soddisfacente e la chiusa, assai gradevole, conduce naturalmente al sorso successivo.
Degustazione effettuata il 24 novembre 2014
Tenuta Stella
Via Sdencina, 1
34070 Dolegna del Collio (GO) – Italia
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info@tenutastellacollio.it