Le Rive – Grapariol – Delle Venezie Igt – 2017
Un accademico ha scritto:
“[…] un vitigno autoctono smette di essere una curiosità biologica e diventa cultura e attualità quando esce dalle collezioni ampelografiche e ritorna a vegetare sul suolo […]”
Il vitigno da cui deriva il vino che sto per descrivervi non è ancora finito in una di queste collezioni ma rappresenta comunque uno degli ultimi baluardi della diversità ampelografica trevigiana prima dell’invasione della Glera, a cui ritengo essere una valida alternativa enologica nella tipologia.
Grapariol, ossia Rabosa Bianca, vitigno coltivato lungo le rive calcaree e sabbiose del fiume Piave, vinificato in acciaio.
Stuzzicante l’aspetto perlant accostato ad un giallo paglierino scarico a contrasto con la spuma biancastra, una dicromia che a tratti sembra scomparire nella trasparenza del vino. Brillante.
L’aroma franco ed intenso evidenzia una buona qualità olfattiva. Fruttato fresco di mela golden, pesca bianca e nespole; floreale di gelsomino e fiori di melo, camomilla e tiglio, il tutto confuso con un che di verde e di citrino che ricorda il lemongrass.
Sorso rotondo e un gusto pieno che si infrange su una freschezza quasi acidula, tagliente, che separa la morbidezza del residuo zuccherino evidente e la sensazione asciutta legata all’anidride carbonica che esaspera le parti dure del vino. La sapidità è relativa con un’acidità così evidente ma pesa sul bilancio finale. La sève di ritorni fruttati dolci accarezza il palato suggerendo un vino generoso. Equilibrato. Di fattura squisitamente artigianale.
Degustazione del giorno 27 aprile 2018
Società Agricola
Le Rive di Bonato s.s
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Ponte di Piave (TV)
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