Nasce, in Oltrepò Pavese, l’Associazione Volontaria per la Tutela e la Promozione della DOC Buttafuoco
World Wine Passion non può che appoggiare l’impegno di questi vignaioli – che da anni si impegnano per produrre vini di qualità e far così raggiungere all’Oltrepò Pavese il giusto e dovuto ruolo di primo piano nel panorama vitivinicolo italiano – riportando, senza modifica alcuna, un loro comunicato stampa – firmato dal Direttore del Consorzio Club del Buttafuoco Storico, Armando Colombi – riguardante la nascita dell’Associazione Volontaria per la Tutela e la Promozione della DOC Buttafuoco.
Domenica 19 febbraio 2017 a seguito del monitoraggio sul web della Denominazione di Origine Controllata Buttafuoco sono state riscontrate sul mercato bottiglie che, almeno nell’immagine, non risultano conformi a quella che è la normativa vigente.
“Oggi la Denominazione d’Origine Controllata Buttafuoco è una DOC sana e riconosciuta sui mercati come prodotto di qualità” dichiara il Direttore del Consorzio Club del Buttafuoco Storico Armando Colombi “purtroppo probabilmente a seguito della massiccia azione di Promozione curata dal nostro Consorzio, abbiamo notato che alcune aziende iniziano a vendere vini marchiati Buttafuoco che non sembrano rispettare le normative vigenti”
“I Vignaioli del Buttafuoco non ci stanno più” aggiunge il Presidente del Buttafuoco Storico Giulio Fiamberti “è ridicolo che ci siano in giro bottiglie di prodotti DOC a dubbia conformità. Bisogna immediatamente bloccare chi specula su una denominazione che è prima di tutto risorsa del territorio e di chi ci lavora con fatica. Oggi la DOC Buttafuoco non ha un Consorzio di Tutela che la Tuteli, non ha un agente Vigilatore che la vigili con costanza, non ha chi la promuove nell’interesse collettivo. Quindi visti gli sviluppi il Consorzio Club del Buttafuoco Storico si fa promotore per la nascita di un’Associazione Volontaria per la Tutela e la Promozione della DOC Buttafuoco”
“Oggi inizia una nuova storia nelle Terre del Buttafuoco” prosegue il Direttore Colombi “abbiamo già cominciato ad acquistare le bottiglie di Buttafuoco DOC da consegnare agli enti per le verifiche necessari e contestualmente abbiamo messo le basi perché finalmente qualcuno si occupi con rigore e disciplina del frutto della nostra terra. Il pressapochismo e la dubbia professionalità di qualcuno ha devastato l’immagine dei vini che nascono al sud del fiume Po, oggi non c’è più posto per loro e per chi non rispetta le regole. Da qualche parte bisogna cominciare e noi vogliamo cominciare dal Buttafuoco.”
“A breve tutti i 150 utilizzatori della DOC Buttafuoco saranno invitati a unirsi per dare valore al loro lavoro” conclude il Presidente Fiamberti “e sono sicuro che chi ci crede nella propria Terra non ci penserà due volte ad aderire e collaborare attivamente”