Vendemmia in controtendenza per la Cantina “Francesco Maggi” (Oltrepò Pavese): “ Vigne sane e uve ottime per qualità e volume”
- Comunicato Stampa
- Ven 18 Ott 2024
- 3 minute read
Presentato alla 70esima edizione di ”Autunno Pavese” il primo vino dell’anno, lo spumante “2278”, e una verticale di Buttafuoco Storico doc dal 2020 al 2013.
Pavia, 14 ottobre 2024 – È stata una vendemmia in controtendenza quella del 2024, per la Cantina “Francesco Maggi”, situata a Canneto Pavese, nel cuore dell’Oltrepò: “Nonostante i problemi derivati da un meteo sfavorevole – spiega Marco Maggi, titolare dell’Azienda – siamo a riusciti a mantenere una buona sanità nei vigneti e a raccogliere uve integre e in buona quantità, per tutti i vitigni, dal pinot nero al riesling, dalla croatina a barbera, vespolina e uva rara. A questo risultato ha contribuito anche la posizione delle nostre vigne, esposte a sud-ovest a un’altitudine medio alta”.
E, se il buon giorno si vede dal mattino, in occasione della 70esima edizione della manifestazione “Autunno Pavese”, che ha avuto luogo a Pavia nella prima settimana di ottobre, Maggi ha presentato il primo vino della nuova vendemmia: il Pinot Nero Metodo Martinotti “2278”, che esprime tutta la freschezza e la gioia di vivere della sua gioventù. Dalle stesse uve, vendemmiate in agosto, si otterranno il Metodo Classico “Armonia” e il Rosé “Atacama”.
Verticale “Vigna Costera”
Ad “Autunno Pavese”, è stata anche presentata alla clientela una verticale di sei annate di Buttafuoco Storico “Vigna Costera” – 2020, 2019, 2018, 2017, 2015, 2013 – vino iconico della Cantina “Francesco Maggi”: “Abbiamo voluto verificare le caratteristiche evolutive del vino constatandone le notevoli potenzialità, che lo pongono in prospettiva tra i grandi vini rossi italiani.”
Ha partecipato alla verticale anche il wine-journalist Mauro Giacomo Bertolli:” Ho assaggiato dei vini di grande interesse, caratterizzati da una continuità stilistica. L’annata più recente, il 2020, ha un potenziale evolutivo di grande importanza. Possiamo anche dire che i 10-12 anni sono un arco temporale in cui l’evoluzione del Buttafuoco è positiva, in cui il vino cambia nel corso del tempo, arricchendosi.”
“Poiché le nostre vigne sono situate a diverse altitudini – aggiunge Marco Maggi – abbiamo selezionato la Croatina più adatta alla produzione di un altro nostro vino simbolo. Ossia la Bonarda “Fatum” (in latino, “destino”), dedicato a mio nonno Francesco e a mia figlia Emma, che il fato ha voluto siano nati nello stesso giorno”.
“Per favorire il posizionamento dei nostri vini sulle carte dei ristoranti, nelle enoteche e in generale nella percezione da parte dei consumatori – conclude Maggi – tre anni fa abbiamo realizzato per tutta la nostra produzione una bottiglia personalizzata con il logo aziendale: un packaging prestigioso, adeguato all’alto livello dei vini”.
L’Azienda Francesco Maggi
L’Azienda Agricola Maggi Francesco è un’Azienda famigliare, fondata nel 1940 da Francesco Maggi, successivamente sviluppata dai suoi figli, Angelino e Giuseppe, e ora prevalentemente dal nipote Marco. È situata a Canneto Pavese, uno dei comuni simbolo della tradizione vinicola dell’Oltrepò Pavese. L’Azienda dispone di 29 ettari di vigneto, di cui 25 di proprietà. La produzione media è di circa 150 mila bottiglie l’anno, divise tra una ventina di etichette, espressione delle diverse tipologie del territorio.
Il Buttafuoco Storico
Nato il 17 febbraio 1996, il Club del Buttafuoco Storico, oggi riunisce 17 produttori che si sono vincolati a produrre il tradizionale vino rosso dell’Oltrepò Pavese secondo un rigido regolamento interno. I vitigni utilizzati sono barbera, croatina e, congiuntamente o disgiuntamente, uva rara e ughetta (vespolina). Il vigneto è unico per tutti i vitigni. Le uve sono vendemmiate e vinificate tutte insieme, quindi trattasi di uvaggio. Il vino ottenuto è imbottigliato nella storica bottiglia oltrepadana, sulla quale è impresso il marchio del Club.
Ufficio Stampa
Studio Giorgio Vizioli & Associati
Giorgio Vizioli
t.3355226110