Vigne dei Boschi – Persefone – Ravenna IGT Bianco – 2016
- Fabio Volpentesta
- Gio 03 Ott 2024
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L’Azienda
Ricordo con piacere l’estate del 2018 per una breve vacanza a visitare i meravigliosi mosaici di Ravenna, ma non solo: a poca distanza dalle pendici dell’Appennino Tosco-Romagnolo si trova il comune di Valpiana di Brisighella, dove ho appuntamento con Paolo Babini, titolare dell’Azienda Vigne dei Boschi. Dal 1989 la sua proprietà è passata da pochissimi ettari iniziali a circa 35, di cui 6,5 destinati a vigneto; tra suoli pianeggianti e poggi, a quote comprese fra i 250 e 500 metri, tra i boschi circostanti trovano dimora una gran varietà di vitigni, allevati prevalentemente a cordone speronato o Guyot: sangiovese, merlot, pinot nero e syrah oltre ad albana, trebbiano, sauvignon, riesling e pagadebit, nome locale del bombino bianco.
Nel Ravennate i terreni presentano un buon contenuto di calcare e marne con vene gessose, localmente anche argillo-limosi e franco sabbiosi.
Da una trentina d’anni la coltivazione delle uve è indirizzata verso l’agricoltura biologica e, dal 2002, anche secondo i dettami di quella biodinamica; da parte dell’Azienda, quindi, grande cura e attenzione verso l’ecosistema terrestre con frequenti sovesci, compostaggi e trattamenti mirati in vigna; sono, inoltre, prese in considerazione le influenze astrologiche e le fasi lunari e vengono utilizzati preparati a base di erbe officinali.
La vigna e la cantina
Il vino in degustazione – dedicato a Persefone, la divinità greca che viveva i mesi invernali sottoterra e rinasceva con la bella stagione – è prodotto con albana in purezza, utilizzando cloni ripresi da una vecchia vigna presente in Azienda da oltre 50 anni e caratterizzati dai grappoli piccoli e spargoli; tali cloni, chiamati “Oro di Romagna” per il colore dei loro grappoli, esprimono al meglio le loro potenzialità organolettiche se coltivati su substrati prevalentemente marnoso arenacei, con netta prevalenza di marna quasi pura, come quelli presenti nei filari di Paolo Babini. La notevole presenza di argilla consente alle piante di avere una disponibilità costante di acqua e nutrienti e quindi, anche in virtù dell’altitudine, le uve hanno acidità alte e pH bassi, regalando ai vini una buona serbevolezza. Il Vigne dei Boschi – Persefone è l’unico che, per un 20% della massa totale, svolge macerazione sulle bucce in anfora georgiana interrata per un periodo di circa sei mesi. La fermentazione è spontanea ed è seguita da un periodo di affinamento in vasca e stabilizzazione in bottiglia, senza procedere ad alcun processo di filtraggio.
La degustazione
Nel bicchiere, il Vigne dei Boschi – Persefone – Ravenna IGT Bianco – 2016 risalta per il color oro e una leggerissima velatura; naso intenso con profumi di mela cotogna stramatura, erba e fiori secchi, olive e in seconda battuta uno sbuffo iodato, di mandorle e di miele di castagno. Il sorso è pieno e diretto, dal gusto secco, morbido, lievemente fresco e un retrogusto di lime, dall’aromaticità dilagante e persistente.
Degustazione del giorno 5 agosto 2024; bottiglia appartenente al lotto L.0118PF
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